Sermoneta, come tutte le città medievali ubicate in posizione strategica, presenta un’ampia cinta muraria. I primi esempi di fortificazioni risalgono alla seconda metà del XIII secolo, durante la signoria Annibaldi, per proteggere anche le numerose abitazioni nate a ridosso del castello e divenute parte vitale del feudo.
L’arrivo della famiglia Caetani alla fine del Duecento non portò modifiche alla preesistente cinta muraria. Nuove opere di difesa vennero realizzate solamente nella metà del Quattrocento, con l’obiettivo primario di cingere con mura l’intera città, che aveva subito un graduale incremento demografico e conseguente sviluppo urbanistico oltre le antiche mura di cinta.
Ulteriori lavori di fortificazione furono eseguiti durante la signoria dei Borgia, tra il 1499 ed il 1503, quando i nuovi feudatari, contemporaneamente alla ristrutturazione militare del castello, si occuparono anche di quella della città intera, in seguito all’avvento delle armi da fuoco.
Gli ultimi lavori di fortificazione risalgono alla metà del XVI secolo. Il progetto venne affidato a Iacopo Fusti Castriotto, il quale realizzò il bastione Torrenuova ed il baluardo di San Sebastiano. La città a quel punto disponeva di una possente fortificazione, che seguiva i canoni della recente architettura militare ed andava a sovrapporsi alle vecchie strutture medievali, rendendo Sermoneta difficilmente espugnabile.
Fonte bibliografica: Lucio Spiccia, Sermoneta, Littera Antiqua, Latina 2009.
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